DH Santa Caterina Valfurla
Chalet ITALIA ed il gruppo che lo anima non sono solo feste e cene. Quanto abbia a cuore il destino degli sport della neve lo dimostra quanto fatto nell’ultima stagione agonistica. Una stagione drammatica al ritorno in Europa, senza neve e con alte temperature sino alla fine di gennaio.
Tutto ha rischiato di fermarsi perché mancava la materia prima, la pista. Un problema ancora più vivo per le prove di velocità dove la pista misura chilometri. Le vacanze natalizie hanno seriamente rischiato di rimanere senza sci e sarebbe stato nefasto in un periodo in cui l’interesse per queste discipline è al massimo.
Il miracolo l’ha fatto Santa Caterina Valfurva con la pista Deborah Compagnoni. I lavori estivi l’hanno resa ancora più tecnica di quanto fosse nel 2014 e così il 29 dicembre è andata in onda una discesa che, a stagione conclusa, molti hanno definita come la più bella e avvincente dell’anno.
Dalla vittoria del francese Theaux, alla porta sradicata e portata a spasso da Innerhofer. La seconda impresa è stata allestire in pochi giorni anche gli slalom saltati per mancanza di neve a Levi (Fin) e Zagabria (Cro) vinti dalla norvegese Loeseth e da sua maestà, l’austriaco Hirscher. La Coppa era salva.